Ne abbiamo viste spesso, soprattutto nell’ultimo anno e mezzo: i 25 mila euro per chi volesse sposarsi nel prossimo anno, le sanzioni dell’Unione Europea contro l’Italia per il suo uso dei bidet, i contatori Enel contraffatti, le carte regalo di Zara e tanto altro ancora. Sono le cosiddette bufale, le notizie finte che spopolano sul web e che, purtroppo, vengono spesso considerate come vere notizie dagli utenti dei social network. Spesso, infatti, anche il giornalismo fa la sua parte e rilancia queste notizie sui propri siti di informazione, senza verificare o controllarne la veridicità controllando accuratamente le fonti.
Una delle ultime ha riguardato proprio un personaggio politico italiano, il senatore Maurizio Gasparri, che ha tuonato contro le giovani cooperanti rapite in Siria, accusate di aver fatto sesso con i sequestratori e di essere conniventi con i terroristi che le avevano prese in ostaggio.
Bene, proprio per aiutare gli utenti (e anche il senatore Gasparri…) Facebook ha lanciato un nuovo servizio di segnalazione contro le notizie “fake”: ogni utente avrà, infatti, la possibilità di segnalare una notizia come falsa, aiutando così l’algoritmo del social network a farla sparire dal newsfeed e dai risultati di ricerca. Le segnalazioni, se arriveranno in grande numero, potranno anche permettere a Facebook di classificare un sito come “diffusore di false notizie” e di lasciarlo fuori dalle bacheche di ognuno di noi.
Insomma, sta per finire il tempo delle bufale su Facebook. Cosa si inventeranno ora?
Per maggiori informazioni
Il comunicato di Facebook
Scrivo di innovazione, social media, startup e nuove tecnologie, promuovo quanto di buono si fa in Calabria, per diletto leggo noir, per arrabbiarmi vedo l’Inter. La mamma mi chiama Francesco, gli amici Ciccio, il web Gioffo.