Girare la fotocamera, chiamare l’amico, sorridere e… tac: il selfie è pronto!
La moda degli autoscatti è esplosa negli ultimi due anni, tanto che una delle più importanti agenzie di pubbliche relazioni del mondo, la ConeyPR, ha deciso di stilare un rapporto sui selfie, sull’uso che se ne fa e sui numeri di quello che negli ultimi mesi è diventato anche un’importante business per le aziende. Basti pensare alla Samsung che, in occasione degli Oscar 2014, ha pagato Ellen DeGeneres per scattare un selfie con tutte le star presenti alla cerimonia con un proprio telefono.
A guardare il rapporto, i numeri sono impressionanti: 93 milioni di selfie ogni giorno, circa 154 milioni di menzioni sui social network e un mercato che cresce giorno dopo giorno.
Si parla infatti già di chirurgia estetica per i selfie, per tutte le persone che lavorano con il proprio viso e postano autoscatti per promuovere make-up e accessori, o dell’analisi che ne fanno i brand per cercare le prossime tendenze e decidere le loro strategie di marketing.
Insomma, tanto lavoro e tanto studio su un fenomeno nato nel 1839, con il primo autoscatto di Robert Cornelius, un ragazzo di Philadelfia. E in Italia, come non pensare al fenomeno Gianni Morandi che ha però sostituito l’inglese #selfie con il classico e rassicurante #autoscatto? Una bella analisi da leggere, per analizzare al meglio le prossime tendenze e sorridere un po’ guardando alcuni degli oggetti più strani per i selfie.
Per maggiori informazioni
Scarica il report “State of the selfie”
Scrivo di innovazione, social media, startup e nuove tecnologie, promuovo quanto di buono si fa in Calabria, per diletto leggo noir, per arrabbiarmi vedo l’Inter. La mamma mi chiama Francesco, gli amici Ciccio, il web Gioffo.